Ristagno di energia emotiva

18.03.2016
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Avete mai pensato che il nostro pensiero, quello che diciamo, che pensiamo, possa rimanere legato agli oggetti che abbiamo in casa e addirittura alle mura delle nostre abitazioni?

Quante volte vi è capitato di entrare in casa di persone e sentirvi immediatamente a vostro agio? Oppure, al contrario, di percepire un’energia talmente pesante, che il desiderio di scappare era impellente? Questa percezione arriva dal nostro subconscio che è in grado di percepire le buone e le cattive vibrazioni presenti in un luogo.

Avreste mai immaginato che l’energia creatasi nel passato possa rimane nell’ambiente e influenzare i luoghi, le persone e le abitazioni anche nel presente? Avete mai fatto caso che ci sono alcuni luoghi nei quali si sono verificati degli incidenti, e dove continuano ad accadere? Questo è dovuto al fatto che la memoria di questi eventi è rimasta impressa nel luogo influenzandolo anche nel futuro.

Ovunque ci troviamo e ovunque andiamo, lasciamo un'impronta energetica di noi stessi: la lasciamo sulle sedie, sui tavoli o tazze da caffè, negli oggetti che indossiamo; è una cosa che non possiamo controllare.

Anche se può sembrare assurdo, le parole di un semplice litigio, un pensiero negativo, lo stress o la malattia, hanno una “sostanza” che impregna l’energia del luogo e, se non pulita, rimane dov’è stata generata, ad esempio a casa o sul posto di lavoro.

Ci sono alcune case che, periodicamente ri-appaiono sul mercato immobiliare, vengono chiamate le "casa divorzio". Cosa vuol dire? Gli attuali proprietari stanno divorziando, e si scopre che anche i precedenti proprietari lo hanno fatto, e altri ancora prima di loro.

L'atmosfera che si genera durante una lite è tangibile: quando una coppia ha avuto una lite si percepisce subito una sensazione spiacevole nell’aria. Riuscite a immaginare un’abitazione che ha “visto” diverse coppie separarsi? Tutti i litigi, le emozioni, il dolore, la preoccupazione nei confronti di eventuali figli hanno prodotto un’energia che ha impregnato l’abitazione (mobili, oggetti, gioielli e perfino le mura della casa).

Se non si interrompe questa “catena” succederà che la coppia divorziata uscirà dall’abitazione e un’altra, ignara dell'energia dannosa rimasta nella casa, ne prenderà possesso. A meno che non si intervenga con una “pulizia ambientale”, il passato energetico comincerà ad influenzare negativamente il futuro della nuova famiglia.